Don Chisciotte in Sierra Morena (Zeno e Pariati), Vienna, van Ghelen, 1719

 DON CHISCIOTTE IN SIERRA MORENA
 
    Tragicommedia per musica da rappresentarsi nella cesarea corte per comando augustissimo nel carnevale dell’anno MDCCXIX.
    La musica è del signor Francesco Conti, tiorbista e compositore di camera di sua maestà cesarea e cattolica
    Vienna d’Austria, appresso Giovanni van Ghelen, stampatore di corte di sua maestà cesarea e cattolica.
 
 ARGOMENTO
 
    Egli è così noto e famoso il libro dell’istoria di don Chisciotte della Mancia che sarebbe superfluo il dar qui l’argomento di questa tragicommedia, il cui viluppo è tutto da capo a piedi sopra lo stesso fondato. Dalla prima parte del medesimo è tratto non solamente quello che concerne le sue avventure di fantastica errante cavalleria ma quello ancora che ne costituisce le parti serie, le quali in questo componimento si può dire che ne sono l’episodio, là dove l’altre ne sono come la principale azione. Ma siccome nella parte dell’invenzione ha tutto il merito l’autore del libro, così in quella dell’ordine e della disposizione non si è durata poca fatica per ridurre a filo e a una tal quale unità di luogo, di tempo e di favola, le disparate azioni che si sono dovute ammucchiare l’una sopra l’altra per dar, con la varietà e con la stravaganza di esse, più divertimento e piacere. Quanto ai caratteri degli attori, si è usato ogni studio per fare che fossero meno dissomiglianti da quelli che all’ingegnosissimo autore spagnuolo è piacciuto di rappresentare nella sua narrazione, della quale più fedelmente che sia stato possibile si è mantenuta l’idea in questa tragicommedia intitolata Don Chisciotte in Sierra Morena.
    La scena si rappresenta parte in Sierra Morena e parte nelle sue vicinanze.
 
 ATTORI
 
 DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA cavaliere errante
 DOROTEA amante di Fernando
 LUCINDA amante di Cardenio
 FERNANDO principe in Andaluzia, amante di Lucinda
 CARDENIO amante di Lucinda
 LOPE amico e parente di don Chisciotte
 ORDOGNO compagno di Lope
 SANCIO scudiere di don Chisciotte
 MENDO albergatore
 MARITORNE serva di Mendo
 RIGO barbiere di villa ed amante di Maritorne
 
 COMPARSE
 
    Paggi con Dorotea creduta la regina Micomicona, corteggio di guardie con la suddetta, soldati di Fernando per la custodia di Lucinda, servi dell’albergo immascherati in varie guise seguaci di Ordogno creduto il gigante Pandafilando, esecutori della giustizia.
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Nell’atto primo: bosco alle falde di un monte, con bocca di grotta e fontana con sedili d’intorno ad essa.
    Nell’atto secondo: grottesca.
    Nell’atto terzo: albergo di villa con piazza davanti.
    Nell’atto quarto: cortile interno dell’albergo, illuminato, con molte ferrate e porte che guidano a vari appartamenti terreni.
    Nell’atto quinto: giardino.
    Il tutto rara invenzione del signor Giuseppe Galli Bibiena, secondo ingegnere teatrale di sua maestà cesarea e cattolica.
 
 BALLI
 
    Nel fine dell’atto primo: ballo di paesani abitanti in Sierra Morena.
    Nel fine dell’atto terzo: ballo di bagatellieri.
    Nel fine dell’atto quinto: ballo di servi dell’albergo immascherati diversamente.
    Il primo e l’ultimo ballo furono vagamente concertati dal signor Alessandro Philebois, maestro di ballo di sua maestà cesarea e cattolica.
    Quello de’ bagatellieri fu vagamente concertato dal signor Pietro Simone Levassori de la Motta, maestro di ballo di sua maestà cesarea e cattolica, con le arie per li detti balli del signor Nicola Matteis, direttore della musica instrumentale di sua maestà cesarea e cattolica.